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LA VIA ALLA DANNAZIONE

 
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Thorondir
Disciple


Joined: 31 May 2006
Posts: 21

PostPosted: Tue Sep 26, 2006 4:50 am    Post subject: LA VIA ALLA DANNAZIONE Reply with quote

[OC] Siccome sono uno Sborone, non basta descrivere il ritorno.. devo fare la storiella U_U Beccatevela Laughing
E' ovviamente Thorondir che fa un documento scritto del suo Viaggio, in terza Persona, fingendosi Esterno.. Per consegnarlo a Nikit.
Ma questo è solo l'inizio dell'eventuale 'storia' Cool
[C]

[ Posatosi al Tavolo della stanza degli 'Ospiti'.. Ma non Certamente di un Cavaliere.. Profitta per rileggere la sua Storia. La presenterà a Nikit, svelandogli tutta la Verità della sua Scelta. Il Re deciderà per l'Esecuzione, o per il Perdono. Sia Morte Violenza o Assoluzione Completa.. Non muoverà neppur un Argentato Capello per Sottrarsi a Tale Decisione. ]

" Thorondir Spronò il Cavallo. Il Villaggio Kislevita di Krovas stava Velocemente Scomparendo alle sue spalle.
Gli abitanti si erano dimostrati sospettosi, ma la sua ultima Corona D'Oro li aveva persuasi a vendergli della carne secca di Orso, delle pelli calde e una fiaschetta di Vodka. Thorondir sapeva che gli abitanti avrebbero informato le ronde di cosacchi della Zarina. Doveva quindi sbrigarsi, per non rispondere alle domande dei Sospettosi guerrieri.

Thorondir raccolse i propri pensieri. Come era arrivato fin qui, ai confini del mondo civilizzato? Solo tre mesi fa egli era un Cavaliere di Camelot, che per 521 Anni Elfici visse a Servizio delle Generazioni dei Regnanti.. Fino al Sommo Nikit. Aveva guadagnato qualsiasi cosa: ricchezze, potere, una degna consorte e una posizione alla Tavola Rotonda. Cos'era andato storto?

Tutto cominciò quando si era iscritto a una società segreta minore, chiamata Aquila Aurea. Egli aveva capito poco dei principi che si celavano dietro i complessi riti, ma ne condivideva i propositi: voleva cambiare il mondo.

Fin dalla Giovinezza, Thorondir aveva creduto che nella vita ci dovesse essere qualcosa di più importante delle questioni politiche che animavano la vita di Camelot. Nella sua ricerca di una risposta, aveva trovato rifugio nella Religione di Sigmar. Ma perfino gli insegnamenti del Grande Teogonista promettevano un paradiso dopo la morte e poco altro. Sembrava che la vita di un uomo dovesse essere spesa alla ricerca di cose insignificanti. Thorondir non giunse mai a una risposta da Sigmar, bensì iniziò a Trovarne nel Circolo dell'Aquila Aurea, Esterno al Castello di Camelot. Il Magister poteva trasformare i metalli in oro, guarire ferite con la Parola e donare nuove forme agli animali. Thorondir sapeva di avere finalmente ricevuto una risposta alle sue preghiere.

I rituali dell'Aquila Aurea invocavano un oscuro Dio perchè cambiasse il mondo, essi desideravano un miglioramento in questo mondo ed in questa vita. La pronta intelligenza e la forte personalità di Thorondir gli guadagnarono presto una posizione nel Terzo Cerchio del culto e, dopo poco, venne iniziato ai molti segreti della setta. Molto del tempo dell'Elfo fu rapito dalla Setta, a Palazzo non fu quasi più Presente.. fino a scomparire del tutto.

Difatti, una notte, i Templari di Sigmar irruppero nella cappella nascosta del culto. Thorondir riuscì a fuggire ma, sotto l'interrogatorio dello stesso Grande Teogonista, uno dei cultisti aveva rivelato i nomi dei compagni. Quello dell'Elfo fu tra questi.

Il suo incarico nei Cavalieri di Camelot fu considerato una Bestemmia, e fu immediatamente cancellato. Era da considerarsi un fanatico di eresia, per tutti. Persino i suoi ex compagni furono incaricati di andarlo a prendere per trascinarlo davanti all'Inquisizione di Sigmar. Tre di essi sono morti, e gli altri due furono così gravemente feriti da non poter mai più combattere."

[ Amaramente sorride, Rileggendo il Passaggio. Non importa cosa si fosse insinuato.. sicuramente nessuno avrebbe potuto dubitare che egli fu tra i più abili nei Cavalieri della Tavola Rotonda. ]

" Era fuggito attraverso le strade di Altdorf, inseguito dalle ronde cittadine e dai suoi vecchi commilitoni, molti dei quali aveva un tempo considerato amici.
In quel momento capì di essere rimasto veramente solo. La sua fede iniziò a Vacillare.
Aveva già superato le guardie alle Porte della Città. Senza troppa difficoltà, nei Boschi riuscì a Fuggire dai Cacciatori di Streghe, le pattuglie di Guardastrada e da eventuali cacciatori di Taglie.. Ma qualcosa lo corrodeva all'Interno.
Quel qualcosa che Grazie all'Aquila Aurea aveva messo in secondo Piano, per Cambiare il Mondo: L'Onore.
Ricordava al tempo antico, dei duelli e delle guerre che sono sopraggiunte a Camelot.. E di come ne uscì trionfatore a testa alta. Adesso, cosa era rimasto? Delusione, Tristezza, Solitudine.. e vita di un animale.. Costretto a uccidere per mangiare. Il pensiero fece leva sull'animo da Cavaliere.. il sangue Ribolliva. La faccenda stava facendosi troppo pesante. Ma non poteva tornare indietro per spiegare tutto a Kisleviti e seguaci di Sigmar. Avrebbe dovuto giungere direttamente a Camelot per Spiegare tutto a Re Nikit.
Dunque voltò le spalle alla Terra dei Troll.. Dove nessuno sia era mai inoltrato.. con l'ultima razionalità rimasta, Grazie alla Saggezza degli Anni Passati e al Ricordo Pressante della vita che stava Lasciando.
Gli inseguitori non pensarono che Thorondir stava viaggiando a ritroso, e non effettuarono blocchi da Kislev a Camelot.. E Camuffato riuscì a tornare Indietro.
Fino a presentarsi al Castello.
Dove mostrò il Sigillo da Cavaliere.. e fu immediatamente riconosciuto.
Proprio per questo, fu messo immediatamente agli Arresti.
La notizia era evidentemente giunta fino a Camelot.
Ma era impossibile che non fosse così, Thorondir l'aveva messo in conto. L'unica possibilità di ritornare alla vita passata, è che il Consiglio della Tavola Rotonda optasse per un giudizio protratto nel tempo, e che l'ultima parola, ovvero quella del Re, Vigesse a suo Favore."

[ Riletto più volte, per esser sicuro di non aver trascurato fatti importanti.. Arrotola la lunga Pergamena, e Attende che il Paggio venga per Consegnarla direttamente a Re Nikit. Sicuramente la porterà a vedere al Consiglio della Tavola, ma non se ne preoccupa. L'ha scritta in terza persona per questo.. Forse per un Tripudio di Vergogna a sentirsi Artefice di Tali Follie. Tuttavia, come in ogni Uomo.. anche in sè Vige Bene e Male. E nella Seconda parte.. Proprio non riesce a dimenticare una Cosa. Ecco, quella sì che ha fatto apposta ad Ometterla nella Lettera. Quegli occhi Demoniaci che l'hanno fissato.. sul Confine della Terra dei Troll.. E quella voce d'oltretomba che gli ha sussurrato parole in Abissale. Ecco, cosa l'ha fatto tornare indietro.. Oltre al Forte senso d'Onore.
Combattuto fortemente all'interno, Intriso di curiosità di qualcosa che in 500 Anni non aveva mai visto nè sentito prima.. E dall'altra parte, il Desiderio di dimenticare tutto quello Squarcio di passato che gli ha Rovinato la Vita. Ma ora scorge il Paggio. Lo saluta con un Cenno della Mano, lo conosce.. O quantomeno già l'ha Visto. Altro non può fare.. Se non consegnargli la Lettera, sperando che venga Riverita direttamente alle Stanze del Re, secondo la propria Richiesta. ]
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